Mi capita spesso di passeggiare d’inverno in riva al mare.
Forse preferisco l’aria marina di questa stagione a quella estiva, talvolta afosa.
Ma aldilà di queste preferenze individuali che nulla contano, sarà capitato anche voi di trovare sulle spiagge, dopo una mareggiata, rifiuti vari erosi da acqua, sole e sale?
Non credo sia capitato solo a me.
Ecco il regalo di una mareggiata neppure tanto allarmante, anzi quasi normale, che mi ha lasciato inorridita.
E non è la prima volta.
Ma questa l’ho conservata per regalarvela adesso, che siamo oramai in costume da bagno pronti ad accarezzare il progetto “Abbronzatura 2025”.
Nella primavera di due anni fa, io e Mariangela Bonifazi insieme immaginammo a proposito di mareggiate una soluzione very nudge che ci divertimmo a descrivere e argomentare in Diario di Nudge.
Nel frattempo è successo che qualcuno ci ha contattate per avere delle idee a riguardo ma oggi a distanza di due anni ci torno su e vi sottopongo una nuova sollecitazione.
Potrebbe essere un’idea caduta dal pero, come dice Boncinelli nel suo ultimo libro, ma magari anche NO.
L’idea è la seguente: inserire tra i criteri di appalto delle concessioni balneari estive l’obbligo di (far) ripulire ogni 10 giorni, durante TUTTO l’anno, i regali che il mare lascia sulle nostre spiagge.
Pensate sia fattibile?
O forse viene già fatto ed io me lo sono perso?
So che ci sono esperienze di concessione ai lidi balneari vincolate alla ripulitura di 50 metri aggiuntivi sia a destra che a sinistra della spiaggia in gestione.
Ma nei casi di lidi balneari con concessione pluriennale, cosa fare durante tutto l’anno?