Marzo 21, 2023 Irene Ivoi

Mareggiata sulla spiaggia? Arriva il nudge plogging

Primavera, vento e mareggiate.

Sabato scorso in tarda mattinata, verso le 12, Mariangela Bonifazi mi manda un video in diretta, che è diventato un reel su Instagram, che mostra il tesoro rimasto sulla famosa – Lolita docet – spiaggia di Pane e Pomodoro, dopo la mareggiata notturna.

E quando cala il vento, l’aria diventa immobile e i colori tornano nitidi, ghiotto si affaccia il desiderio di passeggiare in riva al mare. O anche correre, o anche solo camminare.

O anche solo “a stare” come si usa dire a Bari e come hanno imparato i numerosi turisti italiani e stranieri attratti dal calore e dalla accoglienza delle nostre belle spiagge.

Dopo la Tempesta

Ma il mare, dopo una tempesta di vento, essendo generoso ci restituisce rifiuti di vario genere sottraendoli alle acque e lasciandoceli in eredità. Visto  quei rifiuti sono nostri, siamo noi ad averli abbandonati su una battigia o in mare… per cui prima o poi il conto da saldare torna al mittente.

E allora con Mariangela ci siamo immaginate un nudge per aiutare tutti noi (inconsapevoli e distratti) a ricordare e sanare questa triste ma piccola verità.

Abbiamo pensato che le città in riva al mare, soggette a mareggiate, usino la propria app civica (oramai quasi tutti i comuni ne gestiscono una per comunicare con i propri cittadini) per ricordare ai cittadini che dal giorno dopo ci sono guanti e sacchetti pronti per fare plogging.

Non dovrai quindi portarli da casa…rischiando di dimenticarli e avere un’ottima scusa per non agire.

L’ente gestore, in accordo con il Comune, te li mette a disposizione dopo ogni mareggiata oppure organizza dei box, stile cassetta postale di case unifamiliari, stabili che posizionati sulla spiaggia dispensano, pigiando un bottone, guanti e sacchetti.

La sollecitazione che ti arriva, grazie alle previsioni climatiche, usa lo strumento del Timely che quindi diventa un nudge anche per i più distratti unito ai dispenser di guanti e sacchetti, supponendo che esistano nelle vicinanze i contenitori presso cui conferire… possibilmente lontani dal mare.

Tutto questo va condito con una comunicazione che:

  • ci aiuti a capire che una spiaggia in ordine è una risorsa per tutti, e per tutto l’anno, non soltanto in occasione delle pregiatissime iniziative per il bene comune come il Clean-up Day promosso da Retake Bari e altre associazioni ambientaliste.
  • una spiaggia contaminata e disordinata è anche una minaccia per la nostra igiene e sicurezza.
  • Ogni volta che una mareggiata produce simili eredità la notifica dell’app ci ricordi anche quanti kg abbiamo raccolto nella puntata precedente, anche se risalente a settimane o mesi passati. Questo ci aiuta a scommettere sulla nostra capacità di migliorarci che non deve mai andare in vacanza.

Una spiaggia contaminata e disordinata non è una risorsa. Anzi una minaccia per la nostra igiene e il nostro diritto alla bellezza e al rispetto in primis verso noi stessi.

Occupiamoci meglio dei beni comuni

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di Mariangela Bonifazi e Irene Ivoi

Irene Ivoi

Mi sono laureata in industrial design con una tesi di economia circolare nel 1992. L’economia circolare in quel tempo non esisteva ma le ragioni per cui avrebbe dovuto esistere mi erano chiarissime. E per fortuna sono state la mia stella polare. Da sempre progetto strategie, comunicazioni, azioni, comportamenti ispirati ad un vivere più ricco di buon senso e con meno rifiuti.