Giugno 24, 2022 Irene Ivoi

Un vecchio materasso usurato ci ricorda che …..

Un vecchio materasso usurato ci ricorda che …..

 

Pochi mesi fa ricevo una telefonata secca e precisa da una donna intelligente e concreta: poche parole, solo quelle che servono.

Lei si chiama Antonella Caramia ed è direttore operativo di Certe srl.

Mi chiede una formazione ad hoc per se e i suoi collaboratori sul nudge e poi laboratorio su 3 obiettivi di comportamento da correggere e quindi cambiare con l’uso di nudge.

Il laboratorio sui 3 obiettivi sarebbe stato a cura loro e il mio compito sarebbe stato correggere e migliorare le loro proposte nudge.

L’idea mi è piaciuta immediatamente e nel giro di poche settimane abbiamo svolto il tutto.

Una delle tre proposte è diventata una campagna di comunicazione lanciata poche settimane fa da ARO/Ba8 in Puglia, in particolare sui comuni di Monopoli, Conversano, Polignano a Mare e Mola di Bari.

Il loro obiettivo è contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che resta una criticità dei territori la cui bellezza e salubrità viene ovviamente compromessa da comportamenti poco virtuosi. Nonostante i cittadini dei quattro comuni abbiano dimostrato finora ottime performance di raccolta differenziata come dimostrano le percentuali raggiunte, gli abbandoni permangono.

Stiamo quindi parlando di rifiuti ingombranti (materassi, divani, frigoriferi, condizionatori ecc.) lasciati nelle strade o nelle campagne e che potrebbero essere facilmente recuperati se conferiti correttamente mediante le modalità di prelievo disponibili e a cura del servizio di igiene urbana (ritiro a domicilio, consegna a Centri di Raccolta e a Centri del Riuso).

La campagna pensata e realizzata da Certe srl, in collaborazione con l’RTI Navita-Sieco che, con il subappaltatore GreenLink srl Società Benefit, gestisce il servizio di igiene urbana nei quattro comuni si affida ad un’immagine fortemente impattante: un vecchio materasso usurato.

Esso chiede di essere conferito correttamente facendo appello al principio della norma sociale perché il 79% degli abitanti di quelle 4 città si comporta bene.

E allora tu da che parti vuoi stare?

E siccome questa richiesta allude anche al fare bene ciò che di solito si fa su un materasso…quell’appello ispirato al comportamento diffuso e socialmente adottato dai più diventa ancora più stuzzicante.

È cosa nota poi il fatto che una delle barriere al cambiamento è anche quell’ insinuante pensiero che ti dice “Ma chi te lo fa fare? Tanto sono pochi quelli che si impegnano e quindi quello che fai tu non fa la differenza”.

In questo caso il numero di cittadini virtuosi è elevato, per fortuna e quindi diventa davvero maggioranza.

La norma sociale è un tool del nudge molto potente, Cialdini quasi venti anni fa ne ha scritto e raccontato i benefici anche nella semplice modalità descrittiva. E questo è ciò che hanno fatto gli amici pugliesi a cui va il mio più sentito in bocca al lupo affinché davvero si produca meno dispersione di rifiuti.

Invitiamo quindi Certe a raccontarci entro la fine dell’anno gli esiti raggiunti.

 

Ad anticiparne il lancio nei giorni scorsi, un flash mob ha visto protagonisti gli alunni delle scuole elementari dei quattro comuni che, a ritmo di musica, hanno ballato ed estratto da una busta nera di rifiuti un fiore, simbolo di bellezza e speranza per un futuro più rispettoso dell’ambiente.

Irene Ivoi

Mi sono laureata in industrial design con una tesi di economia circolare nel 1992. L’economia circolare in quel tempo non esisteva ma le ragioni per cui avrebbe dovuto esistere mi erano chiarissime. E per fortuna sono state la mia stella polare. Da sempre progetto strategie, comunicazioni, azioni, comportamenti ispirati ad un vivere più ricco di buon senso e con meno rifiuti.