Luglio 13, 2021 Irene Ivoi

Digeriamo nuove informazioni con L’etichettatura nutrizionale Front-Of-Pack – FOP

I Nudge sono tra noi, e lo saranno sempre di più! Spinte ben pensate per cause nobili, come la nostra salute, ed ecco qui chiamata in causa una nuova forma comunicativa: l’“Etichettatura nutrizionale Front-of Pack – FOP” che, a differenza della tabella nutrizionale obbligatoria, viene posta nella parte frontale dei prodotti alimentari per rendere più intuitive e rapide le informazioni nutrizionali.

Si parla di etichette che diventano intelligenti perché capaci di ricevere ed emettere radiofrequenze, si parla di imballaggi che potrebbero diventare parlanti…ma oggi ci soffermiamo sulle FOP presenti sul packaging, che pur nascendo per la protezione e la conservazione del prodotto, col tempo è diventato uno strumento strategico per coinvolgere i consumatori e guidarli nelle scelte d’acquisto. È proprio il packaging che spesso determina le nostre decisioni attraverso ingredienti che non passano inosservati al nostro cervello, il quale, essendo pigro, cerca sempre di utilizzare il minor tempo possibile per agire (il sistema 1 definito da Kahneman lento e impulsivo al contrario del sistema 2). Ecco uno dei motivi per cui le etichette nutrizionali frontali, brillante esempio di Nudge, possono funzionare. Spingono gentilmente le nostre scelte verso i prodotti più salubri rendendoci consapevoli: infatti il cervello pigro, si àncora (bias dell’ancoraggio) nel confronto tra più nutrienti spesso sul primo consultato. Lo usa a riferimento, però senza avere le giuste conoscenze per determinare la scelta migliore.

È così che, Roberta Ruggiero per la sua tesi recentissima in Comunicazione d’Impresa ha indagato tutti i modelli di etichettatura FOP presenti nel mondo, e che è possibile suddividere in 5 categorie:

  1. Reference intakes e schemi simili
  2. Schemi basati sui nutrienti con codice colore
  3. Schemi di valutazione complessivi
  4. Loghi positivi
  5. Segnali di avvertimento

Ogni categoria presenta caratteristiche comuni, che combinate in modo differente danno origine a etichettature differenti, attraverso aspetti che all’apparenza sembrano marginali ma che sono precise azioni di Neuromarketing.

Attualmente le norme di riferimento in relazione alle indicazioni nutrizionali obbligatorie, che devono essere presenti sul packaging alimentare, sono: il Regolamento (CE) n. 1924/2006 e il Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio. Una particolare attenzione è stata rivolta all’Italia: il nostro modello, noto come Nutrinform Battery, nasce per esempio in opposizione al francese Nutriscore, che si basa su una scala di lettere e colori intuitivi e molto rapidi da scegliere ma che in modo semplicistico classificano gli alimenti. In risposta a ciò, l’Italia ha avanzato la propria proposta che non penalizza i nostri prodotti (il modello francese classifica il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano di serie B, al di sotto di una Coca Cola Zero considerata più salutare) e presenta più dettagli sui nutrienti presenti. Presto apparirà sulle confezioni e nel luglio 2020 ha ricevuto il via libera dalla Commissione Europea da cui trae origine il Decreto 19 novembre 2020 “Forma di presentazione e condizioni di utilizzo del logo nutrizionale facoltativo complementare alla dichiarazione nutrizionale in applicazione dell’articolo 35 del regolamento (UE) 1169/2011” che introduce ufficialmente il logo Nutrinform Battery. L’etichettatura nutrizionale frontale verrà così introdotta nei prossimi mesi su base volontaria. L’obiettivo è far diventare il modello italiano il modello di riferimento europeo e noi lo reputiamo un buon Nudge perché semplifica il confronto.

Modello Nutri-Score francese-Foto di BMJ Journals, 2017

 

Modello a batteria italiano-Foto di Nutrinform Battery

Unendo i saperi teorici ai modelli esistenti di etichettatura nutrizionale FOP e analizzando il loro successo, anche come Nudge, è emerso quanto non esista un modello migliore per eccellenza capace di contrastare i bias della nostra mente. Rendere i prodotti più simili per facilitarne un paragone, rendendo ovunque obbligatorie le etichette nutrizionali Front-Of-Pack, come lo sono le Back-of-pack (etichettatura nutrizionale obbligatoria e istituita dal Regolamento UE n. 1169/2011 presente sotto forma di tabella nutrizionale) sarebbe già una parziale risoluzione. In vista di questo traguardo la Commissione Europea sta cercando di mettere a terra una proposta di etichettatura nutrizionale Front-Of-Pack obbligatoria entro la fine del 2022.

di Irene Ivoi e Roberta Ruggiero

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI, Firmato il decreto che introduce il logo del modello di etichettatura volontaria italiana

Irene Ivoi

Mi sono laureata in industrial design con una tesi di economia circolare nel 1992. L’economia circolare in quel tempo non esisteva ma le ragioni per cui avrebbe dovuto esistere mi erano chiarissime. E per fortuna sono state la mia stella polare. Da sempre progetto strategie, comunicazioni, azioni, comportamenti ispirati ad un vivere più ricco di buon senso e con meno rifiuti.