Novembre 9, 2021 Irene Ivoi

I 5 sensi, i turisti e il nudge

In questo periodo quasi ogni volta che apro i giornali leggo notizie sul turismo da ripensare.

In sostanza sembra che, dopo i lamenti del 2020 dati dall’assenza di turisti per covid, ora, che sono tornati come se non ci fosse un domani, la preoccupazione collettiva è come governarli onde evitare fenomeni di sovra turismo.

Le città d’arte sono in prima linea nel (pre)occuparsi di ciò ed io osservando la cronaca locale dei quotidiani (che compro cartacei) a Firenze, ogni due giorni trovo  impegni e promesse tese a governare l’over-tourism.

Alcune idee sono anche fertili e tutt’altro che aria fritta.

Ma il tema è complesso.

In un seminario di nudge design allo IUAV in gennaio ho anche invitato gli studenti a produrre ipotesi di nudge per decongestionare i centri storici. Per chi se l’è perso: eccolo!!

La domanda è Si può conciliare le esigenze di chi viaggia (e cerca corrispondenza tra il proprio immaginario e i prodotti, i colori, gli odori ecc del reale) con la necessità di tutelare e rispettare chi ci abita?

Quando intraprendiamo un viaggio la sua narrazione per immagini diventa potentissima ed è quella che spesso ci ispira e ci conduce verse alcune mete e non altre.

Probabilmente la narrazione da aggiustare (Bias del Framing) è un ingrediente su cui lavorare anche con idee di nudge.

Di questo argomento, ne parlerò in .BTO Firenze il 26 novembre e in altre prossime puntate (e ci tornerò, PROMESSO!) con delle storie che funzionano. Adesso ve ne racconto una che odora un po’ di nudge.

L’ho scoperta grazie a questo articolo di Valentina D’Amora, riguarda il comune di Sassello. Rubo le sue parole: Feel Sassello è un progetto di promozione turistica commissionato dal Comune di Sassello-Unione dei Comuni del Beigua e lanciato nel 2018 a firma dei progettisti Massimo Ferrando, Alessandra Giacardi e Giambattista Ghersi. Dal loro progetto sono nati un portale, una mappa con diversi itinerari e svariate fotografie, tutte scattate da Massimo, che invitano il viaggiatore a “sentire” il borgo attraverso tutti i sensi: smell, taste, hear, watch, touch e breathe Sassello.

Odora, a mio avviso, di nudge perché sceglie di agire su più sensi (FEEL) e quindi costruisce una narrazione (Framing) che parte da un nostro sentire AMPIO, che è anche ascolto. Inoltre coinvolge un’intera comunità non solo attraverso il pre-ingaggio (effetto Gelo) ma con totale ingaggio e la rende testimone e portatrice attiva (botteghe attive, il bosco parlante) di nuovi contenuti che rispondono all’obiettivo di salvaguardare (e re-identificarsi) il proprio territorio con cultura, arti locali e intelligenza.

La comunità partecipa volontariamente, senza obblighi e con il loro atto si identificano e si riconoscono in un obiettivo di valorizzazione di quello che sono, che diventa anche difesa dai rischi di essere stravolti o contaminati. 

Il tutto poi a sua volta genererà un flusso turistico motivato e probabilmente differente dalle greggi che sempre meno ci piacciono.

È di fatto un progetto colto di rigenerazione e marketing territoriale ma co una marcia in più e che si affida a designer che reinventano quel territorio e lo ri-mappano attraverso i sensi.

Tra questi gli odori: spesso dico che gli odori dovrebbero spingere e quindi aiutare, in chiave progettuale, l’accesso a luoghi, provando così ad uscire da canali di comunicazione che si affidano solo alla vista.

Lo so che su comunità piccole è più facile e la sfida delle città d’arte italiane è ben più ardua.

Ma mi piace pensare che questo nuovo frame possa ispirare qualche idea nuova e allenarci  a riflettere.

Irene Ivoi

Mi sono laureata in industrial design con una tesi di economia circolare nel 1992. L’economia circolare in quel tempo non esisteva ma le ragioni per cui avrebbe dovuto esistere mi erano chiarissime. E per fortuna sono state la mia stella polare. Da sempre progetto strategie, comunicazioni, azioni, comportamenti ispirati ad un vivere più ricco di buon senso e con meno rifiuti.