Luglio 4, 2021 Irene Ivoi

Ad alleggerire la bolletta ci pensa un nudge

In maggio ero (finalmente) a milano e girando  in metro vedo un curioso manifesto:

e mi dico FANTASTICO, qualcuno mi propone qualcosa con un linguaggio semplice e immediato.

E questo qualcosa non è un prodotto bensì un comportamento.

E allora sento odore di nudge. Mi piace. Serve indagare….anche perché qualche spinta gentile finalizzata a risparmiare energia sarebbe proprio necessaria.

Cosa scopro?

Robo è un dispositivo che viene installato in casa nel quadro elettrico e quindi nessuno lo vede. Il suo compito è misurare i consumi elettrici, elaborarne i dati (aggregandoli per aree e funzioni) e poi RESTituire INFORMAZIONI in grado di cambiare comportamenti.

Il suo valore sta in questo.

Senza quel dispositivo non sapremo quanto ci costa lavare e asciugare bucati ogni mese, dimenticare cavi di smartphone o tablet nelle prese, mangiare a casa o ricevere amici e parenti per poi lavare bicchieri, piatti e tegami, conservare cibo in frigo e freezer, climatizzare gli ambienti, cuocere lasagne o plumcake in forno, dimenticare il pc accesso di notte, preferire uno spazzolino elettrico a quello tradizionale, ecc.

ROBO dice anche come stanno i nostri elettrodomestici, quanto risparmieremmo se switch-assimo verso modelli più efficienti, come potremmo migliorare alcuni comportamenti per risparmiare energia (per es. le lasagne tiepide o calde è meglio non metterle in frigo bensì aspettare che si raffreddino) o anche quando stiamo superando la potenza disponibile e usa spesso nelle proprie comunicazioni il bias dell’avversione alla perdita.

Infatti parla di risparmio di…. E non guadagno di….

ROBO CI RENDE CONSAPEVOLI

È vero che esserlo può non bastare a cambiare comportamento ma Robo lo fa bene, con un linguaggio semplice, immediato, diretto.

Potremmo  dire che buca!! Cioè arriva.

i risultati positivi, sulla base dei loro feedback, già ci sono.

E il potenziale di informazioni sui misteriosi consumi e risparmi energetici nelle case è ampio.

Noi non sappiamo quasi nulla di come si comportano i vari device che possediamo o usiamo.

Noi a malapena sappiamo come ci comportiamo verso di essi, perché di fatto i nostri comportamenti  sono automatici, spesso privi di consapevolezza, annoiati e inconsapevoli.

Quindi le conoscenze che un dispositivo come questo è in grado di produrre potrebbero davvero, aiutate da un linguaggio empatico, generare un cambiamento.

In questo caso è proprio vero che ROBO è un nudge di prodotto che agisce, rispetto agli ingredienti della nudge theory, sull’informazione saliente.

E visto che ROBO non si fermerà a Milano e non parlerà solo di energia, IO tornerò a parlare di ROBO.

Promesso!

Irene Ivoi

Mi sono laureata in industrial design con una tesi di economia circolare nel 1992. L’economia circolare in quel tempo non esisteva ma le ragioni per cui avrebbe dovuto esistere mi erano chiarissime. E per fortuna sono state la mia stella polare. Da sempre progetto strategie, comunicazioni, azioni, comportamenti ispirati ad un vivere più ricco di buon senso e con meno rifiuti.